L’opera è divisa in sette libri, tanti quanti gli anni di studio a Hogwarts, l’ultimo dei quali non conseguito dai protagonisti della storia (Harry Potter stesso e i suoi migliori amici Ron Weasley e Hermione Granger, la quale però poi tornerà ad Hogwarts per terminare i suoi studi). Tutto inizia con Albus Silente, il Preside della scuola di Hogwarts, costretto ad affidare il piccolo Harry Potter, rimasto orfano, ai suoi zii materni, Vernon Dursley e Petunia Evans, data l’assenza di altri parenti. Silente stesso è riluttante nel compiere tale scelta, avendo constatato che i Dursley non sono amabili né affettuosi, per quanto nobile il suo intento di garantire al piccolo mago un luogo sicuro dove vivere: infatti Harry è protetto da un’antica magia tenuta in vita dalla presenza di un consanguineo della madre (evocatrice della magia in questione): finché vivrà nello stesso luogo di tale parente, egli non potrà essere colpito dal rivale Lord Voldemort. Le angherie che Harry subisce da parte degli zii e del cugino Dudley riempiono la sua vita per dieci anni, fino a quando apprende di essere un mago grazie al mezzogigante (nonché il guardiacaccia della scuola di Hogwarts) Rubeus Hagrid, il quale gli racconta che i suoi genitori sono stati assassinati dal più grande mago oscuro di tutti i tempi, Lord Voldemort. Di tutto ciò Harry è all’oscuro, in quanto i Dursley gli hanno sempre tenuto nascoste le vicende, raccontandogli che i suoi genitori erano morti in un incidente d’auto al quale lui era l’unico sopravvissuto. L’undicenne Harry scopre così di aver diritto a frequentare Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria del Regno Unito. Prosegue i suoi studi di magia per sei anni fino allo scontro finale con Lord Voldemort, responsabile di altre numerose morti oltre a quella dei suoi genitori.